Nelle puntata precedente di BarrioLink Digital Academy 2025 avevamo iniziato a prendere confidenza con il Branded Content e la sua importanza a livello strategico per le aziende. Oggi andremo ad analizzare altri aspetti chiave e delle sfumature che vi consentiranno di rafforzare le vostre conoscenze sul Branding.
Innanzittutto possiamo affermare che branded content, content marketing e storytelling sono strumenti distinti, ma strettamente interconnessi tra di loro.
Generare contenuti è un aspetto comune sia a livello di branding content che a qualsiasi strategia di content marketing. Tuttavia, il branded punta a coinvolgere ed emozionare l’utente attraverso contenuti che riflettono i valori del marchio, mentre il content marketing si inserisce in una strategia più ampia con finalità principalmente informative ed educative. Nonostante le loro differenze, questi due approcci sono strettamente collegati e operano in modo complementare
Lo storytelling è una tecnica di comunicazione che impiega la narrazione per creare un legame emotivo con il pubblico. In questo approccio, il brand è presente ma assume un ruolo secondario, poiché l’obiettivo principale è evocare emozioni nel pubblico. Pertanto, lo storytelling serve come strumento per veicolare i contenuti del branding.
Dalla Brand Awareness al Branded Entertainment: come costruire relazioni duraturecon il pubblico
La brand awareness indica il livello di notorietà di un marchio tra i consumatori, ovvero quanto facilmente riescono a ricordarlo e riconoscerlo. Questa consapevolezza non si limita al nome dell’azienda, ma include anche i suoi valori e prodotti. Il branded content svolge un ruolo fondamentale nel rafforzare questa metrica.
Il branded entertainment è una strategia di marketing finalizzata a intrattenere i potenziali clienti attraverso la creazione di contenuti che riflettono i valori del marchio, integrando il messaggio promozionale all’interno di esperienze di intrattenimento. L’obiettivo è coinvolgere e divertire il pubblico, facendo sì che le persone si avvicinino al marchio senza percepire una pubblicità diretta.
Ad esempio, un’azienda potrebbe produrre una serie o un cortometraggio che racconta una storia interessante, in cui i valori o i prodotti del marchio sono parte integrante della trama, ma senza essere il focus principale. In questo modo, il pubblico si gode l’intrattenimento e, allo stesso tempo, entra in contatto con il brand in modo più sottile e piacevole.
Quali sono i formati del branded content?
Il Branded Content è estremamente versatile a livello di formati, una varietà che permette di adattare questa strategia marketing a qualsiasi tipo di azienda, pubblico e budget.
Editoriale: questa categoria comprende tutti i contenuti scritti destinati alla lettura, sia su supporti tradizionali che digitali. Include articoli di riviste, e-book, post di blog, articoli di giornale e white paper. Questi contenuti mirano a informare, educare o intrattenere il lettore, offrendo approfondimenti su vari argomenti.
Audiovisivo: riguarda contenuti che combinano elementi visivi e sonori, come video di diverse durate e formati. Esempi includono tutorial su YouTube, documentari, film, spot pubblicitari e webinar. Questi contenuti sono progettati per catturare l’attenzione dello spettatore attraverso immagini in movimento e suoni, facilitando la comprensione e l’engagement.
Audio: si riferisce a contenuti creati esclusivamente per l’ascolto. Oltre ai podcast, rientrano in questa categoria audiolibri, programmi radiofonici e messaggi vocali. Questi formati permettono agli utenti di fruire dei contenuti in modo flessibile, spesso durante altre attività quotidiane.
Interattivo: comprende contenuti che richiedono la partecipazione attiva dell’utente. Oltre ai videogiochi, includono quiz online, sondaggi, simulazioni e applicazioni educative. Questi contenuti offrono un’esperienza coinvolgente, adattandosi alle scelte o alle azioni dell’utente, e spesso forniscono feedback immediato.
Esperienziale: si riferisce a tutte le attività che offrono agli utenti esperienze immersive, sia fisiche che virtuali. Oltre agli eventi dal vivo o online, rientrano in questa categoria workshop, fiere, mostre interattive e realtà virtuale o aumentata. Queste esperienze mirano a coinvolgere profondamente l’utente, creando un legame emotivo e memorabile con il contenuto o il brand.
E voi, quali di questi tipi di branded content utilizzate per entrare in contatto emotivo con il vostro pubblico?
Ricorda sempre di scegliere il mezzo giusto per il tuo messaggio
La scelta del mezzo attraverso cui veicolare il proprio messaggio è cruciale per garantire una comunicazione efficace. Ogni canale possiede caratteristiche uniche che influenzano la percezione e la comprensione del contenuto da parte del destinatario.
Ad esempio, un contenuto editoriale permette una lettura approfondita e riflessiva, mentre un contenuto audiovisivo cattura l’attenzione attraverso immagini e suoni, rendendo il messaggio più immediato.
I formati audio, come podcast e audiolibri, offrono flessibilità agli utenti, permettendo loro di ascoltare i contenuti durante altre attività quotidiane. Questo aumenta la probabilità che il messaggio venga recepito in momenti di relax o di routine.
I contenuti interattivi che richiedono la partecipazione attiva dell’utente, come quiz online, sondaggi e simulazioni, offrono un’esperienza coinvolgente e personalizzata. Questi formati permettono di adattare il contenuto alle scelte dell’utente, creando un maggiore coinvolgimento e feedback immediato.
Le attività immersive, sia fisiche che virtuali, come eventi dal vivo, workshop e realtà virtuale, mirano a creare un legame emotivo forte e duraturo con il brand. Queste esperienze trasformano il semplice consumo di contenuti in ricordi memorabili, rafforzando la connessione con il pubblico.